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IMMAGINI, ARCHEtipi e immaginale

Da dove arrivano le immagini? Quale la loro origine misteriosa?
Una delle antiche cosmogonie, storia della creazione del mondo,  ci racconta che "in principio era il
Verbo”. Logos. Vibrazione, suono, energia. 
In-form'Azione. 

Ma le immagini ?
L'etimologia della parola archetipo, dal greco antico ὰρχέτυπος,
porta con sè significati di "Arché", principio, inizio, originale e "Típos", forma, modello, esemplare.
Nella cultura occidentale la psicologia del profondo ci parla di archetipi e di inconscio collettivo.
Che la nostra psiche "funzioni" per immagini,
e gli archetipi vengono definiti strutture psichiche di base.
“Prodotti” delle esperienze primordiali dell’umanità, relative gli aspetti fondamentali della vita.
Tappe di quel processo chiamato di individuazione, Viaggio dell'Eroe che sottende la nostra crescita ed evoluzione.
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Matrici (l'immagine che ben riesce a rappresentare un archetipo è considerato il frattale)
Codici a caratterizzare e influenzare il nostro rapporto, vissuto e percezione della realtà e della vita. ......
Principi primi, fattori dinamici, con una loro "iniziativa" e specifica energia, che si manifestano altrettanto spontaneamente che gli istinti. 
Tendenze a dar forma a singole rappresentazioni, ma di uno stesso motivo, che, pur nelle loro variazioni individuali, anche sensibili, continuano a derivare dal medesimo modello fondamentale.

Che non sia possibile entrare in rapporto diretto con un archetipo, ma che sia possibile percepire i suoi effetti
in immagini simboliche e ogni genere di manifestazione psichica: sogni, sintomi, visioni, arte, fantasia, prodotti della libera immaginazione,
oltre che nei miti, nelle fiabe e nelle religioni.
I linguaggi dell'anima.
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Ed esiste una corrente di pensiero chiamata Immaginale,
dall'approccio all'esistenza che parte dalla consapevolezza che tutto sia immagine, sogno, proiezione.
In questa visione e prospettiva non esiste un oggetto materiale permanente,
ma si fa riferimento al fatto che tutto derivi una Grande Imago,
una Grande Immagine che comprende Tutto e da cui ha origine il Tutto,
che a sua volta ha origine da una soglia liminale TRA:
conscio e inconscio, vita e morte, visibile e invisibile e tutti gli opposti.

ll concetto delle immagini è presente anche in tutte le culture e tradizioni spirituali ed esoteriche del mondo. Nell'induismo, ad esempio,
un antico Linga Purana racconta che il dio Shiva generi l'esistenza facendone onde pulsanti.
Esistenza che, "..... come luce di lampo, appare e svanisce, ......”
nell'alternarsi incessante di morte e rinascita. Creazione, Conservazione e Distruzione.

E la Grande Imago, 
che nella tradizione Buddista si incontra come Ruota del Samsara,
Ruota del Divenire o dell'Illusione,
che percorriamo più o meno consapevolmente e si dispiega mente procediamo,
sia immagine originaria e olografica,
in cui il Tutto è nella parte e la parte è nel Tutto,
che attraverso gli archetipi,
sue divinità,
genera tutte le altre immagini,
che corrispondono a tutto ciò che stiamo mettendo sulla scena delle nostre vite vivendo.
Come causa e come fine.
Telos. Mito, Poiesi. 

"Ben oltre le idee di giusto o sbagliato, c'è un campo. Ci incontreremo là."
scriveva nel XIII secolo il poeta e mistico Gialal al Din Rumi.

E oggi scienziati e ricercatori contemporanei ci parlano di campi morfici, morfogenetici (generatori di forme).
Di campi di coscienza, da cui tutto ha origine, si crei e si manifesti.

Di “Matrice Divina”.
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Alcuni dei testi della bliografia di riferimento:
C.G. Jung, L'uomo e i suoi simboli;
                   Gli archetipi dell'Inconscio collettivo;
J. Hillman, Il Codice dell'Anima;
H. Corbin, Mundus Imaginalis;
Selene Calloni Williams, James Hillman, Il cammino del fare Anima e dell'ecologia profonda;
Gregg Braden, La Matrix Divina;
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