Di qualunque genere si tratti,
i testi sacri,
le favole, le fiabe,
i racconti epici, i romanzi,
le opere d'arte o le forme più contemporanee di narrazione, …...
le storie autentiche, profonde, quelle che portano in sé e con sé il tramandamento delle saggezze dell'umanità, i valori,
quelle raccontate grazie alle “parole di potere”, ….
accompagnano a comprendere, “morale della favola”,
a imparare e apprendere,
contribuiscono a insegnare il linguaggio dei sentimenti,
ci conducono ai significati,
stimolano e nutrono l'immaginazione e la dimensione interiore
.........
Lo spirito parla attraverso le metafore.
Così, anche grazie a quegli archetipi, codici, simboli e immagini che, nel dar forma ai racconti, le storie sono porta d'accesso e comunicazione con la parte più profonda in noi, possono contribuire ai processi di guarigione.
La loro funzione terapeutica, catartica e taumaturgica è nota fin dai tempi antichi.….......
E le tradizioni sapienziali tramandano anche di una memoria eterna, biblioteca universale, che è campo d'informazione che tutto pervade.
Conosciuta come Akasha, (…..)
Trama dell'esperienza e della creazione della realtà,
nel divenire del Tutto, partecipiamo e contribuiamo anche grazie a quella che per ognuno viene fatta corrispondere a quello che siamo soliti definire come destino.
Destino che può venir considerato nella sua accezione di fato, nel dispiegarsi delle circostanze della vita nella loro ineluttabilità o, invece, come possibilità.
Posssibilità di poter realizzare le proprie potenzialità nel manifestare il proprio scopo,
telos, fine, obiettivo, mito, tema, labirinto personale,
che è intenzione profonda,
parte di sé, nella creazione dell'esperienza.
Immagine Tianjin Binhai Library, Cina
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