Il Genogramma è una rappresentazione grafica che può contenere una serie di informazioni sulla famiglia che rappresenta.
Oltre ai nomi delle persone che appartengono alla discendenza familiare,
e alle informazioni relative la loro vita, (date di nascita e di morte,
quale la loro occupazione,
quali le malattie significative o le problematiche psicologiche,
aborti o morti premature, …..)
grazie all'utilizzo di simboli diventa possibile rappresentare i legami e le relazioni che intercorrono tra loro (matrimoni, divorzi, separazioni, famiglie ricostituite, adozioni, relazioni difficili o conflittuali, rivalità, lealtà familiari e molto altro ancora).
Attraverso questa rappresentazione evochiamo i nostri avi che andremo a rappresentare all'interno dello spazio del foglio,
che ci faciliteranno l'individuazione di specifici nodi , o alcuni elementi significativi per meglio identificare e riconoscere modelli di comportamento ripetitivi, tendenze ereditarie,
o a individuare possibili conflitti,....
da poter mettere in scena grazie alla costellazione, e cercare di sciogliere in vari modi verso la pacificazione.
Se non soltanto durante l'incontro quindi, l'invito è quello di poter procedere alla preparazione del genogramma individualmente, anche grazie a un'”indagine preliminare” che vi permetterà di reperire quante più informazioni siano possibili riguardanti gli avi della propria genealogia, fino a dove vi sarà possibile risalire.
E qui a seguito, se vorrete cominciare e provare da voi, torverete alcune informazioni utili per la realizzazione.
I Simboli del Genogramma e un esempio di rappresentazione
I simboli che si è soliti utilizzare per realizzare un genogramma sono i medesimi per tutti,
in modo da poter risultare utili a facilitarne la codifica,
e si differenziano principalmente in tre categorie:
1. Quelli relativi i membri della famiglia o del gruppo sociale di appartenenza*
(uomo, donna, figlio figlia, gemelli, deceduti, morti , aborti,.....),
Cerchi per le donne e quadrati per gli uomini;
Un doppio cerchio o quadrato uno dentro l'altro per rappresentare te, personaggio centrale.
Trattandosi di un lavoro sugli avi, le croci, che stanno a rappresentare le morti, vengono utilizzate solo per la rappresentazione delle morti più significative (morti di parto, morti premature prima dei 18 anni, morti traumatiche,.....) o che hanno particolarmente colpito te, personaggio centrale del genogramma.
…..
Per i figli avuti o adottati fuori dal matrimonio è possibile scrivere una piccola F o una piccola A accanto al simbolo;
Ed è anche possibile inserire persone non consanguinee, esterne alla famiglia, ma che in qualche modo sono state fondamentali nella storia familiare, che possono aver agito come benefattori, aiutanti, sostituti di ruoli fondamentali (le balie, ad esempio), o che, al contrario. hanno arrecato danno alla famiglia.
e 2. Quelli relativi le unioni (matrimoni, separazioni, divorzi)
e 3. Quelli relativi le relazioni, i tipi di legami (molto stretta fusionale, stretta, conflittuale, molto stretta e conflittuale, distante,.....)
L'utilizzo dei colori può enfatizzare la rappresentazione aumentandone la possibilità di codifica.
L'invito è quello di mettete quanto più possibile nel proprio genogramma:
date di nascita e di morte,
matrimoni, separazioni, divorzi,
particolari eventi o “riti di passaggio”,
malattie,
luoghi di residenza, trasferimenti, spostamenti,
rotture-separazioni emotivo affettive,
etnia occupazione, livello socioeconomico,
appartenenze religiose o di altro genere,
particolari caratteristiche di salute o di personalità....
Qui ne trovate un un esempio
La preparazione, che può cominciare prima dell'incontro grazie a una vera e propria "indagine preliminare" delle informazioni riguardanti gli avi
(spesso correlata alla ricerca di fotografie, a domande a parenti, ….).
è una ricerca molto bella, che connette fortemente con le memorie ancestrali e le proprie radici, facendo anche riemergere immagini e ricordi, emozioni a caratterizzarne le relazioni........
E la sua realizzazione corrisponde a un vero e proprio rituale.
Trattandosi di un profondo processo che si va ad attivare in sé, viene suggerito di prestare attenzione anche ai sogni, alle intuizioni e ai temi che potrebbero emergere,
in modo da poter cominciare ad accogliere, ad annotare ciò che potrebbe risultare utile, già come parte del lavoro, che poi durante l'incontro andremo a esplorare insieme.
Anche per questo viene suggerito se vi va, di munirvi di un taccuino.
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